“Nave fantasma”, un film per appassionati di horror soprannaturale

Articolo di Gordiano Lupi

Steve Beck è autore che non conosco, confesso la mia ignoranza, ma Nave fantasma non è realizzato male, sceneggiato seguendo una vecchia idea (Chimera), è un thriller soprannaturale che si avvicina molto ai disaster movie, girato in Australia e in teatri di posa con un budget di 20 milioni di dollari. Gli effetti speciali, infatti, sono mirabili, le parti splatter e gore una vera gioia per gli appassionati, le sequenze di affondamento della nave altamente spettacolari. In breve quel che si può dire della trama di una pellicola che trovate sui canali Mediaset, scaricabile in forma gratuita su Infinity. Siamo nel 1962, a bordo di un transatlantico italiano (Antonio Graza), una cantante vestita di rosso intona la dolcissima Senza fine, subito dopo si consuma un massacro in modo davvero atroce. Un cavo teso ad arte spezza in due tutti i passeggeri e parte degli ufficiali che stavano danzando, mentre poco prima altri erano stati avvelenati da un criminale equipaggio capitanato da un losco figuro. Si salva solo una bambina che comunque farà una brutta fine, mentre la nave scompare nelle acque di fronte alla costa del Labrador. Balzo temporale al 2002, vediamo un gruppo di avventurieri reclutati da un marinaio per il recupero del transatlantico, avvistato nello stretto di Bering, purtroppo una volta a bordo della nave fantasma succedono cose inenarrabili. Finale a sorpresa. Non dico altro, il resto scopritelo da soli, perché è il sale della pellicola, a base di effetti speciali e di apparizioni soprannaturali. Nave fantasma è costituito da una parte realistica fusa sapientemente a un contenuto soprannaturale, la leggenda degli spiriti vaganti sulla nave dopo morte violenta, l’esistenza di un demone che miete vittime da inviare all’inferno, prelibatezze di questo tipo, una manna per il pubblico di un horror fantastico. La fotografia marina è plumbea (Wilder), il montaggio serrato (Barton), non perde un colpo per 87 rapidi minuti, seguendo una sceneggiatura intensa e ben accordata a quel che si vuol raccontare (Hanlon e Pogue), in modo consequenziale, con alcuni rimandi in flashback al passato. Colonna sonora adeguata al tema, la parte che più si apprezza è l’incipit con un’originale interpretazione nordamericana (in un italiano anglicizzato) di Senza fine. Scenografie sontuose e che non badano a spese (Walker), sia per i costumi (Wilson) che per gli ambienti, visto che il transatlantico è ricostruito alla perfezione negli interni e nello scafo. Regia accorta, sia per i movimenti di macchina che non presentano particolari evoluzioni, sia per la buona direzione di attori, adeguati al tipo di film, nella sostanza avventuroso, oltre che fantastico. Tra gli interpreti la conduttrice televisiva italiana Francesca Rettondini, nella parte di Francesca. Un film per appassionati di horror soprannaturale e per chi ha nostalgia del buon vecchio cinema splatter con schizzi di gore. Lucio Fulci (dall’alto) ringrazia per tutte le citazioni del suo cinema preferito.

Regia: Steve Beck. Soggetto: Mark Hanlon. Sceneggiatura: Nark Hanlon, John Pogue. Fotografia: Alec Wilder. Montaggio: Roger Barton. Effetti Speciali: Dale Duguid. Musiche: John Frizzel, Chad Gray, Micha Liberman, Alec Wilder. Scenografia: Graham Walker. Trucco: Nikki Gooley, Anita Morgan, Kylie O’Toole. Produttori: Gilbert Adler, Joel Silver, Robert Zemeckis, Susan Levin, Richard Mirisch. Case di Produzione: Warner Bros, Dark Castle Entertainment, Village Roadshow Pictures, NPV Entertainment. Distribuzione (Italia): Warner Bros. Genere: Thriller soprannaturale, Horror. Paesid I Produzione: Satti Uniti d’America, Australia, 2002. Lingua Originale: Inglese, Italiano, Spagnolo. Durata: 87’. Interpreti: Julianna Marguiles (Maureen Epps), Gabriel Byrne (Sean Murphy), Ron Eldard (Dodge), Desmond Harrington (Jack Ferriman), Isaiah Washington (Greer), Alex Dimitriades (Santos), Karlos Urban (Munder), Emily Browning (Katie Harwood), Francesca Rettondini (Francesca).

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