“Nelly e Mr. Arnaud”, una vicenda umana che prescinde da qualsiasi genere narrativo

Articolo di Paolo Quaglia

Anziano affarista incontra una panettiera per caso. Nelly è un’agente letterario la cui carriera si è momentaneamente arenata. Sposata a un uomo senza carattere e lavoro spetta alla donna mantenere la famiglia. Ecco allora la scelta di lavorare come commessa. Quando viene licenziata anche dalla sua seconda scelta non le resta che accettare il prestito dell’anziano Arnaud. L’uomo, un ex giudice diventato affarista di successo, le propone di battere al computer il suo libro di memorie. Nelly e Mr Arnaud è un film del 1995 diretto da Claude Sautet .

Ultimo lavoro del regista francese si presenta come una vicenda umana che prescinde da qualsiasi genere narrativo. In scena vanno le malinconie di un uomo in la con gli anni contrapposte all’inquietudine per il futuro rappresentata dalla protagonista. Un film fatto soprattutto di parole dette e taciute. Le anime dei due protagonisti sono affrontate con una profonda analisi emozionale. Se da una parte la giovane donna non riesce a legarsi sentimentalmente (lascerà il marito quasi subito) per paura dell’avvenire dall’altra la solitudine apatica del vecchio nasconde un desiderio di tornare a emozionarsi. Un protagonista con l’avvenire dietro le spalle che Sautet mostra in perenne conflitto con il tempo perduto . Nelly gravita nell’universo del Mrs senza addentrarsi per pudicizia e convenzione. Dalla sua Arnaud non pensa a una relazione con la ragazza, il suo è un desiderio di redenzione in perenne divenire.

Straordinaria interpretazione di Michel Sarrault capace di trasmettere tutta la forza di vita dell’anziano attraverso il garbo e lo slancio controllato . Nelly e Mr. è una testimonianza che trova un termine solo per caso , una serie di incontri e qualche scontro tra due anime alla ricerca dell’indefinito. Emanuelle Bèart è una Nelly quasi monocorde che si nutre di momenti senza progettare , scappa dalle profondità finché non si accorge di una possibilità ormai tramontata. Un cinema in linea con il suo regista che non cerca l’artifizio, ma mostra le cose come sono evocando un “potrebbe essere” di rara efficacia .

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