“Non è te che aspettavo”, un romanzo che racconta la presa di coscienza di due genitori

Articolo di Gordiano Lupi

Bao Publishing pubblica dei romanzi grafici che sono dei piccoli capolavori, intense storie di formazione, autobiografie per immagini, spaccati di vita e imperdibili momenti esistenziali. La storia di Fabien Toulmé, prima vissuta e poi narrata a fumetti, è quella dell’attesa per la nascita di una figlia e del terrore dopo aver saputo che la piccola soffre della sindrome di Down, infine del grande amore che i genitori riescono a provare per una creatura indifesa. Fabien cambia luogo di residenza – dalla periferia di Parigi ad Aix en Provence -, cerca una vita più tranquilla per poter passare più tempo con la piccola Julia, che dovrà sempre seguire, anche in età adulta, ma che fin dalla fanciullezza deve proteggere dalla diffidenza del prossimo. Il romanzo racconta la presa di coscienza di due genitori – si passa da un fiume di lacrime a una gioia incontenibile – che s’informano sulla trisomia per essere preparati ad accettare e a seguire la figlia appena nata, tra alti e bassi, in un susseguirsi di emozioni contrastanti, dove la tristezza iniziale lascia il posto a una felicità consapevole. Tecnica di disegno molto semplice, persino caricaturale, ma espressiva; colorazione uniforme, secondo i capitoli, che passa dal verde acqua al rosso tenue, fino alle sfumature giallastre e porpora. Non è te che aspettavo, conclude a un certo punto il padre, ma adesso che ci sei provo un amore assoluto, persino più grande di quello che è lecito provare per una figlia normale. Il disegnatore francese Fabien Toulmé (Orléans, 1980) – ingegnere urbanistico e grande viaggiatore soprattutto tropicale – regala una testimonianza intensa e coinvolgente di vita vissuta in questo primo graphic novel di una carriera che si ricorda per pubblicazioni su riviste come Spirou e Psikopat e alcune serie antologiche. Non ve lo lasciate sfuggire.

Related Articles