Nosferatu di Eggers è il remake attualizzato con tutti gli effetti speciali possibili e immaginabili del film espressionista muto del 1922 (Nosferatu il vampiro di Murnau), come nel lavoro originale racconta del legame tra il vampiro conte Orlok e la giovane Ellen Hutter. Le due pellicole sono ispirate al Dracula di Bram Stoker, Murnau dovette cambiare nome al vampiro per evitare problemi di diritti – che ebbe comunque – e che adesso sarebbero superati, ma tutto resta identico, come nella tradizione. Inutile raccontare la storia ben nota del legame ultraterreno che provoca il viaggio del vampiro per ricongiungersi alla donna, oltre a causare lutti e nefasti presagi nella città di Wisborg, in Germania. Nosferatu è un film tecnicamente pregevole, fotografato a tinte cupe da Jarin Blaschke, tra inquietanti notturni e un angosciante color blu di fondo, girato con perizia da Eggers – padrone del primo piano e della soggettiva come del piano sequenza -, arricchito da effetti digitali eccellenti (Sagner e Barson), rifinito da scenografie sontuose curate da Craig Lathrop e da una colonna sonora eccellente di Robin Carolan. I difetti sono da ricercare soprattutto in un montaggio troppo compassato (143 minuti sono troppi per le cose da dire) e in una sceneggiatura sfilacciata scritta dallo stesso Eggers, basandosi su Nosferatu di Murnau e Dracula di Stoker. La tensione narrativa è quasi inesistente, il film scorre piatto – senza la minima suspense – raccontando una storia risaputa, con un finale prevedibile, anche se di nuovo apprezziamo alcune sequenze eccessive e disturbanti. Le riprese degli interni sono state effettuate a Praga (Barrandov Studios), mentre alcuni esterni sono stati girati in Transilvania (Castello del Corvino e di Pernstejn) – soprattutto gli sfondi -, mentre gran parte del film è stata realizzata nella Repubblica Ceca e a Lubecca (Germania). Poco da dire sugli interpreti, se non che Dafoe è molto bravo come sempre, ma non è un film horror come questo, che spesso vira sul grottesco, la sede ideale per apprezzare le qualità di un attore. Nutro non poche riserve sul Nosferatu mostruoso che pare un orco delle fiabe e si esprime con suoni gutturali, accompagnati da un rantolo che lo rende simile a un gigantesco morto vivente. Non è possibile esprimere un giudizio negativo sul film che resta un valido prodotto cinematografico, ricco di effetti speciali e di soluzioni fotografiche originali, anche se resta il dubbio sulla necessità – a parte motivi economici – di girare un simile remake. Consigliato per gli appassionati viscerali del genere, anche se devono essere preparati a restare seduti in sala per due ore e ventitre minuti a vedere una storia che conoscono alla perfezione. Nosferatu di Eggers non aggiunge niente al già detto, purtroppo, anche se impiega un sacco di tempo per dirlo.
Regia: Robert Eggers. Soggetto: Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau; Dracula di Bram Stoker. Sceneggiatura: Robert Eggers. Fotografia. Jarin Blaschke. Montaggio: Louise Ford. Musiche: Robin Carolan. Scenografie: Craig Lathrop. Effetti Speciali: Pavel Sagner, Angela Barson. Costumi: Linda Muir, David Schwed. Trucco: Emily Barker. Produttori: Alma Bacula, Garret Bird, Jeff Robinov, John Graham, Chris Columbus, Eleanor Columbus, Robert Eggers, Tom Ehrhardt, David Minkowski, Mathhew Stillman. Produttore Esecutivo: Bernard Bellew. Case di Produzione: Focus Feature, Maiden Voyage Pictures, Studio 8, Birch Hill Road Entertainment, Bleat Post Production, Green Eyes Production. Distribuzione (Italia): Universal Pictures. Lingua Originale: Inglese, Tedesco, Rumeno, Russo. Paesi di Produzione: Repubblica Ceca, Regno Unito, Ungheria, Stati Uniti d’America. Durata: 143’. Genere: Horror. Interpreti: Bill Skarsgard (Conte Orlok / Nosferatu), Nicholas Hoult (Thomas Hutter), Lily-Rose Depp (Ellen Hutter), Aaron Taylor-Johnson (Friederich Harding), Emma Corrin (Anna Harding), Willewm Dafoe (prof. Albin Eberhart Von Franz), Simon McBurney (Sig. Knock), Ralph Ineson (dr. Wilhelm Sievers), Adéla Hesova (Clara), Milena Kostantinova (Louise).