A Tahiti Roller è il rappresentante della repubblica francese sull’isola. Commissario dai modi spicci e disincantati l’uomo cura le relazioni internazionali sia con gli abitanti del luogo che con le istituzioni governative. La notizia della ripresa, da parte della Francia, di esperimenti nucleari getta di colpo il paese in un caos sopito. Sarà compito del funzionario non far esplodere la popolazione e le autorità locali tramite una fine opera di mediazione. Testando gli umori di gente comune e non De Roller dovrà far conoscere la verità ma solo dopo averla compresa a pieno. Come se non bastasse la voce di un sottomarino avvistato nei pressi della costa, potrebbe rappresentare la micca per una pericolosa escalation dei disordini.
Pacification – Un mondo sommerso è un film del 2022 diretto da Albert Serra. Giallo a tinte ovattate è la cronaca di un possibile disastro sociale vista dagli occhi di un politico che non crede più nella società occidentale. Il regista sceglie un taglio quasi documentaristico , molte le riprese dell’isola, e lo unisce a uno sguardo sui rapporti umani. In Pacification è la conversazione a descrivere un mondo dove nessuno si fida più di nulla e l’individualismo ha preso piede.
Dai pranzi di rappresentanza alle strade De Roller si introduce nella società Polinesiana cercando di capire quanto l’influenza del passato sia deleteria a una buona convivenza . I rapporti tra una potenza europea e una colonia a colonialismo dimenticato che si sentono ancora nella popolazione. Un rapporto con i locali che vive di sfiducia e di sudditanza che il regista propone attraverso il disincanto costruttivo del protagonista. Un disincanto che il funzionario trasforma in parole dispensate senza alcuno snobismo a un popolo spaventato e molto lontano dal credo europeo.
Con lo scorrere degli eventi si fa largo il giallo che rimane silente ma presente, per una riflessione sul colonialismo puntuale e a tratti interessante. Pacification dimostra anche il potere di quelle dicerie sempre più in grado di condizionare ogni evento. Un cinema mastodontico per durata (163minuti) che Serra riesce a rendere intrigante attraverso i dialoghi e l’ottima prova di Benoit Maginel . L’attore francese trasmette una forza che si regge sul nulla per un personaggio che ricorda un capolavoro come Colpo di Spugna diretto da Tavernier.