Pensive è un film interessante solo per il fatto di essere un horror lituano, in pratica una primizia, ma l’interesse finisce con la curiosità di una pellicola slasher ambientata nel classico luogo campestre vicino a un corso d’acqua, che ricorda molto Venerdì 13. Il film è un concentrato di pura macelleria. In breve la trama. Un gruppo di studenti decide di festeggiare la fine degli studi in una residenza di campagna offerta da Marius, il ragazzo meno popolare della scuola, che vorrebbe conquistare le attenzioni della ragazzina più affascinante del corso. Tutto va come non dovrebbe, perché i ragazzi distruggono le sculture disseminate nei dintorni della casa, realizzate vent’anni prima da un certo Algis, tristemente noto per aver sterminato la famiglia. L’orrore si ripete, diventa follia ed eccidio, perché l’essere che ha scolpito i Rupintojelis (Pensive Christ, Cristo Pensieroso, da qui il titolo per il mercato nordamericano) torna in vita per vendicarsi. Il regista parte dalla sua passione per il cinema estremo giapponese, cita pellicole slasher nordamericane, infine inserisce nel contesto la tradizione lituana dei Pensive, sculture che negli stati baltici si trovano un po’ ovunque. Diciamo che il solo motivo di originalità della pellicola sta proprio qui, nel recupero di un elemento del folklore locale, perché la parte horror sa soltanto di già visto e di già detto – sicuramente meglio – persino in pellicole italiane come Camping del terrore di Ruggero Deodato. Fotografia scura, a tratti cupa, ma il film si svolge tutto di notte; montaggio sincopato che diventa frenetico quando il killer comincia a uccidere; sceneggiatura scarna e prevedibile; massacri efferati e particolare attenzione agli effetti speciali più truculenti. Il personaggio principale è Marius, il ragazzino meno popolare, che subisce una trasformazione nel corso della storia, interessato solo a conquistare la sua bella (che non lo vede proprio) e del tutto insensibile nei confronti dei compagni. Si salveranno soltanto in tre, compreso il protagonista. Per fortuna la durata è contenuta in 87’. Scritto e girato in 14 giorni da un giovane regista, sconosciuto alle nostre latitudini, in stile Joe D’Amato. Andare oltre sarebbe stato impossibile, data la trama esile. Visto su Rai 4, in prima televisiva, in data 8 maggio 2024, ché al cinema non è mai uscito. Reperibile su Rai Play.
Regia: Jonas Trukanas. Soggetto e Sceneggiatura: Jonas Trukanas, Titas Laucius. Fotografia: Rokas Sydeikis. Montaggio: Dominyakas Kilciauskas. Musica: Andrius Kauklys. Interpreti: Sarunas Rapolas Meliesius, Gabija Bargailate, Marius Repsys, Donatas Simukauskas. Titolo Originale: Rupintojelis. Genere: Horror. Paese di Produzione: Lituania, 2022. Durata: 87’.