Steno, che ha inventato il poliziesco all’italiana (non lo chiamiamo più poliziottesco!) – serio, violento, tutta azione – con La polizia ringrazia (1971), è anche l’ideatore della commedia poliziesca con Piedone lo sbirro (1973), cui faranno seguito Piedone a Hong Kong (1975), Piedone l’africano (1978) e Piedone d’Egitto. Una vera e propria quadrilogia, grande successo di pubblico, che sfrutta al meglio le potenzialità di Bud Spencer, attore dal fisico possente e dalla simpatia unica. Piedone è un poliziotto napoletano che non ama usare la pistola, data la sua stazza preferisce avere la meglio sui delinquenti a mani nude. Bud Spencer è il vicecommissario Rizzo, ma nessuno dei suoi amici lo chiama così, si circonda di piccoli delinquenti e informatori (un gobbo che gli porta fortuna) e se la deve vedere con Adalberto Maria Merli, commissario capo che non approva i metodi spicci. Il meccanismo è lo stesso del poliziottesco, stile Serpico italiani, che siano Tomas Milian – Nico Giraldi come Maurizio Gasparri o Maurizio Merli nei diversi ruoli, ma corretto al comico in maniera più viscerale. Piedone lo sbirro è il prodotto che più si avvicina alla commedia dell’intera quadrilogia, perché i restanti tre film sono più farsa poliziesca, dove i momenti comici prendono possesso di buona parte della storia. In Piedone lo sbirro c’è anche il tentativo di salvare la vecchia camorra napoletana dal nuovo orizzonte rappresentato dalla droga, perché a un certo punto Piedone chiede aiuto al senso d’onore dei veri delinquenti locali contro i marsigliesi che commerciano sostanze proibite. Elemento fondamentale di Piedone lo sbirro sono gli inseguimenti spettacolari per le strade di Napoli, addirittura per vicoli del centro e scalinate, girate con una perfezione maniacale e interpretati da stunt-man bravissimi. Non possono mancare scazzottate varie, stile western, con sedie fracassate e piatti che volano, ma anche fumettistici sganassoni in testa con personaggi che volano da un punto all’altro della scena. La comicità di questo tipo di film è fisica più che verbale, spesso di grana grossa ma efficace, così come la trama poliziesca non lascia a desiderare ma si fa seguire con partecipazione. Gli sceneggiatori si chiamano Vincenzoni, Badalucco e De Caro e conoscono a fondo la materia che trattano. Ottimo il colore locale, la descrizione di una Napoli vera, tra pescatori di Mergellina, camorristi in giacca e cravatta, venditori di contrabbando e polizia che cerca di catturare i malfattori. Fotografia di Ippoliti dai colori plumbei e solari, che rende vera ogni sequenza, così come lo stile di regia è perfetto, senza sbavature di sorta. Montaggio di Alabiso serrato e intenso, da puro cinema di genere, ma capace di rispettare gli inserti comici. Personaggi credibili, sagome alle quali lo spettatore si affeziona, sia Bud Spencer nei panni del manesco Piedone (doppiato da Glauco Onorato) che Enzo Cannavale, brigadiere tutto cuore, per finire con Adalberto Maria Merli, ingessato commissario. Tra i cattivi memorabili: Angelo Infanti (Ferdinando Scarano detto O’ Barone), Mario Pilar (Tonino Manomozza) e Raymond Pellegrin (avvocato della malavita). Immancabile la colonna sonora di Guido e Maurizio De Angelis, che fa parte del successo dei film interpretati da Bud Spencer e Terence Hill (che in questa serie non compare), con tema musicale di Piedone eseguito da Santo & Johnny. Un film da recuperare per apprezzare i tempi in cui anche in Italia si praticava con successo il cinema di genere.
Lingua Originale: Italiano. Paese di Produzione: Italia, Francia. Anno di Produzione: 1973. Genere: Commedia poliziesca. Regia: Steno (Stefano Vanzina). Soggetto: Luciano Vincenzoni, Nicola Badalucco. Sceneggiatura: Lucio De Caro. Fotografia: Silvano Ippoliti. Montaggio: Daniele Alabiso. Musiche: Guido e Maurizio De Angelis. Scenografia: Carlo Leva. Costumi: Luciano Sagoni. Produttore: Sergio Bonotti. Casa di Produzione: Mondial Tefi. Distribuzione (Italia): Titanus. Interpreti: Bud Spencer (Piedone), Adalberto Maria Merli (commissario), Raymond Pellegrin (avvocato camorrista), Juliette Mayniel (Maria), Mario Pilar (Antonio Percuoco detto Tonino Manomozza), Enzo Cannavale (brigadiere Caputo), Angelo Infanti (O’ Barone), Dominc Barto (Tom Ferramenti), Jho Jhenkins (Joe il marinaio americano), Claudio Ruffini (marinaio), Roberto Dell’Acqua (marinaio), Vittorio Dusa (funzionario di polizia), Enzo Maggio (Gennarino), Franco Angrisano (commissario), Ester Carloni (Assunta), Marcello Verziera (spacciatore), Nino Vingelli (camorrista), Salvatore Morra (Peppino il Gobbo), Giacomo Rizzo (sarto), Osiride Pevarello (marinaio).