È stato recentemente pubblicato un libro di poesie della poetessa Anna Santoliquido in triplice lingua polacco-italiano-inglese che raccoglie una selezione di componimenti poetici della nota Autrice de La casa di pietra prodotti nel periodo 1981-2020. Il volume, che porta come titolo Poezje Wybrane (1981-2020), è stato pubblicato dalla Fundacja Literacka “Jak podanie reki” in collaborazione con la Wielkopolski Oddział Związku Literatów Polskich – Greater Poland Branch of the Polish Writer’s Union stampato da Drukarnia di Poznań. Le traduzioni in polacco sono eseguite da Danuta Zasada. A completamento, e quale ulteriore arricchimento del volume, si trovano delle illustrazioni monocromatiche a opera di Danuta Witkowska.
Il libro presenta cinquanta testi poetici che, in tre successivi apparati, presentano le opere rispettivamente in polacco, italiano e inglese. Vi figurano testi che possono essere considerati come “pietre miliari” della produzione della Nostra, componimenti per i quali è divenuta nel tempo molto nota (tanto da contraddistinguerla) quali “La casa di pietra” dedicata alla vecchia casa dell’infanzia (“il tempo / nel silenzio / ha scolpito / la sua storia”), quelli dedicati ai suoi genitori e al duro lavoro nei campi (“com’erano / piene / le mani / nodose / di mio nonno”), i “quadri” emozionali ed estatici dell’amata Puglia (“La schiuma del Gargano”) e della sua regione natìa (“Sassi di Matera”), “La madre dell’Est” scaturita in seguito a uno dei suoi numerosi viaggi nei paesi dell’ex blocco comunista e dedicata alla poetessa che “aveva il cappello / e il sorriso largo” Desanka Maksimović; “La profetessa Anna”. Sono qui raccolte opere estratte dalle sue opere (I figli della terra del 1981, Decodificazione del 1986, Ofiura del 1987, Trasfigurazione del 1992, Nei veli di settembre e Rea confessa del 1996, Ed per questo che erro del 2007 e Città fucilata del 2020) che, nel tempo, sono state pubblicate su cataloghi, riviste (tra cui «La Vallisa» ed «Euterpe»), antologie italiane e straniere, riproposte in letture e tradotte in circa una ventina di idiomi a testimoniare e la loro perfezione formale e la loro ricchezza contenutistica, soprattutto in termini sociali. Solo per citare alcuni dei paesi (e delle lingue) in cui è tradotta ricordiamo la Serbia (Putovanje / Il viaggio, 1994, tradotta da Dragan Mraovic), la Romania (Casa de piatră / La casa di pietra, 2014, tradotta da Răzvan Voncu), l’Albania (Profetesha / Profetessa, 2017, tradotta da Albana Alia) e la Bulgaria (ЛЕБЕДОВИ СЪНИЩА / I sogni del cigno, 2022, tradotta da Vanja Angelova). In questa recente pubblicazione l’Autrice ha voluto pubblicare anche alcuni inediti: le poesie “Scorre il tempo”, “Borges” e “La grazia”.
La Santoliquido (nata a Forenza, nel Potentino nel 1948 e residente da tanti anni nel capoluogo barese, che di sé dice “sono forenzese / eppure appartengo al mondo // […] / sono forenzese / plasmata dal vento / figlia della quercia / e dell’olmo”) è una delle poetesse italiane contemporanee più tradotte, lette e apprezzate all’estero, soprattutto nell’ambito dell’est europeo dove più volte è stata premiata con insigni riconoscimenti, anche onorifici (come la città onoraria a Mrcajevci in Serbia assegnatale nel 2010), e dove ha tenuto conferenze o ha partecipato, su invito, a festival e incontri letterari. L’attenzione della critica nostrana verso la sua fertile creatività e ampia produzione (Autrice, oltre a vari volumi di poesia anche dell’opera teatrale Il Battista rappresentata nel 1999 ed edita recentemente per Nemapress) non è mai venuta meno e lo testimoniano una serie di studi di approfondimento e saggi investigativi e d’analisi ermeneutica che negli ultimi anni sono stati pubblicati tra cui Anima Mundi. La scrittura di Anna Santoliquido (2017) di Francesca Amendola, La ragazza di via Meridionale. Percorsi critici sulla poesia di Anna Santoliquido (2021) del sottoscritto e Multas per gentes. Itinerario poetico di Anna Santoliquido (2021) di Licia Grillo. Senza dimenticare che su di lei hanno scritto i più grandi intellettuali e critici della nostra contemporaneità tra cui Ettore Catalano (al quale ha dedicato la poesia “L’albero della vita” pubblicata per la prima volta nel 2017 in Nei cieli di carta. Studi per Ettore Catalano e riproposta nel volume), Daniele Maria Pegorari e Giorgio Bàrberi Squarotti. Ha fondato il Movimento Internazionale “Donne e Poesia” di Bari ed è responsabile per la Puglia del PEN Club Italia. Nel 2017 le è stata conferita la prestigiosa Laure Apollinaris Poetica da parte dell’Università Pontificia Salesiana di Roma.