Prima scuola italiana della Repubblica dei Poeti

Articolo di Bartolomeo Di Giovanni

La Scuola nasce come centro di aggregazione per apprendere il sapere, cercando altresì di stimolare i frequentanti in modo che sviluppino la consapevolezza di avere le facoltà intellettive per apprendere e ricercare.

Come ogni cosa, anche la scuola ha subito dei mutamenti andando di pari passo con le crisi della società, periodi più o meno lunghi di stagnazione hanno fatto assistere allo scavalcamento della istruzione la quale è ritenuta secondaria ai modelli di materialismo, propinati da una morale collettiva sempre più avvezza all’apparire piuttosto che all’essere.

Tuttavia c’è chi ancora non si è arreso e non ha intenzione di farlo, bisogna continuare a coltivare tutte le possibilità che quegli animi sensibili non intendono mollare la presa.

C’è assoluta necessità di dare voce a chi, con amore e passione, svolge la professione di docente come missione, e ancora, per fortuna, esiste qualche scuola che non ha intenzione di demolire l’altare della Comunicazione, elemento che unifica attraverso la condivisione delle proprie competenze.

La scuola non deve tralasciare l’arte o considerarla come disciplina a sé stante , credo sia necessario che l’istituzione scolastica interagisca con il mondo dell’arte e lo consideri come propedeutica per la vita.

La Repubblica dei Poeti è uno stato immaginario che celebra la creatività umana ed è finalizzato a valorizzare la poesia e i poeti. Non ha finalità di lucro. Più amabilmente è da intendersi come una libera Comunità Poetica.

La Repubblica dei Poeti è una costituenda micronazione con caratteristiche di autonomia e indipendenza rispetto ad altri stati, enti od organizzazioni; non ha ancora rivendicato o preso possesso di un territorio sulla terra ferma o in acque internazionali, e non ha aspirazioni di questo tipo (a differenza di altre micronazioni). Appartiene più poeticamente alla realtà dello spazio digitale (cyberspazio) e alla realtà del Pensiero umano.

La Repubblica dei Poeti è retta da una Costituzione approvata dal congresso fondativo lo scorso 17 dicembre 2022.

La Popolazione è composta da poeti e amici della poesia che vivono nella società a diverse latitudini e longitudini, la società umana infatti è intesa come il luogo privilegiato dove i Poeti possono interagire. Ha giurisdizione sulla propria comunità di Poeti, in maniera non esclusiva. È ammessa la cittadinanza multipla, inclusa la cittadinanza di altre micronazioni.

Il Territorio della Repubblica dei Poeti è costituito dal territorio dei Comuni che vi aderiscono (Cfr Adesioni Istituzionali), in una formula di co-sovranità sperimentale di para-sovranità o nella prospettiva del metaverso di metasovranità. Detto in altre parole, la Repubblica dei Poeti pur avendo necessità di un Territorio per definirsi tale, è in un esilio poetico dal proprio territorio, in un atto di emancipazione che non risponde alla logica materialista.

Spetta alla Repubblica dei Poeti definirne la forma giuridica – la struttura – e il regolamento di funzionamento, mediante la Costituzione e i propri organi di funzionamento, di rappresentanza e di governo.

Fino ad oggi avevano aderito solamente alcune città e comuni italiani, in provincia di Napoli hanno aderito Terzigno e Giugliano in Campania, e stati esteri, però mancavano le scuole, il primato spetta al Primo Circolo Didattico di San Giuseppe Vesuviano, prima scuola d’ Italia che è stata annessa con una lettera di intenti protocollata dalla segreteria scolastica e firmata dalla dirigente Dott.ssa Maria Rosaria Fornaro.

La Dirigente, che è favorevole alle attività innovative soprattutto alle forme di Arte, ha accolto con entusiasmo la proposta di un docente, dichiarando che la scuola è una comunità che deve fare il possibile perché fiorisca nei discenti il seme della curiosità e della creatività.

Probabilmente avrà luogo una cerimonia ufficiale, data da stabilire, con affissione della targa della Repubblica dei Poeti.

L’aforisma “ L’inizio del sogno è già poesia” è lo slogan ufficiale dei comuni e delle istituzioni della provincia di Napoli, che hanno aderito e aderiranno alla Repubblica.

Un ringraziamento particolare al dott. Renato Ongania che ringrazia e saluta la Dirigente.

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