C’è un episodio che non è legato al mondo del calcio, ma che riguarda un personaggio del calcio: Cristiano Ronaldo. Tante agenzie di stampa hanno scritto che il grande campione rischia 100 frustate se torna in Iran. Nelle ultime ore, l’ambasciata iraniana in Spagna è corsa ai ripari e ha smentito tutto scrivendo: “Neghiamo fermamente l’emissione di qualsiasi sentenza del tribunale contro qualsiasi atleta internazionale in Iran”
“Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza fare nulla” così il grande Albert Einstein ha descritto la cattiveria del mondo. L’indifferenza di fronte alla malvagità non si può più tollerare.
In questi ultimi giorni, i Media continuano a mostrarci le immagini della guerra in Israele. Gli equilibri del mondo sono minacciati da terribili conflitti e a perdere la vita sono vittime innocenti. Nessuno ha il diritto di stabilire chi deve morire e chi deve vivere. Nessuno può distruggere la vita di tanti giovani. Nessuno può torturare un essere umano e poi compiacersene.
È vero che tanto è stato fatto, ma tanto rimane ancora da fare in un mondo in cui prevalgono tanti “ismi”. L’egoismo e l’individualismo non ci permettono di guardare ai bisogni dell’altro. Prevale la cattiveria e riuscire a vivere questa vita è davvero difficile.
C’è un episodio che non è legato al mondo del calcio, ma che riguarda un personaggio del calcio: Cristiano Ronaldo. Tante agenzie di stampa hanno scritto che il grande campione rischia 100 frustate se torna in Iran.
Cristiano Ronaldo si è recato con l’Al Nassr per giocare contro il Persepolis una gara valida per la Champions League asiatica.
Il motivo per cui Ronaldo rischierebbe 100 frustate – ha scritto il Corriere dello Sport – in Iran risiede nel fatto che il portoghese, durante la trasferta in Iran, ha incontrato un’artista di nome Fatemeh Hamami, una donna disabile che ha l’85% del corpo paralizzato. Ronaldo l’ha salutata con grande trasporto, scatenando però un putiferio, pur senza volerlo. Questo gesto, nel codice penale iraniano, viene equiparato ad adulterio con persona non sposata: per questo Ronaldo, se dovesse tornare in Iran, rischia di pagare per il suo gesto con 100 frustate.
Cristiano Ronaldo ha abbracciato Fatemeh con molta spontaneità. In diverse occasioni, ha dato prova della sua sensibilità nei confronti degli altri. I suoi comportamenti gentili lo hanno sempre reso simpatico a quelle persone che lo ritengono antipatico, perché molto bravo o molto ricco.
Nelle ultime ore, l’ambasciata iraniana in Spagna è corsa ai ripari e ha smentito tutto scrivendo: “Neghiamo fermamente l’emissione di qualsiasi sentenza del tribunale contro qualsiasi atleta internazionale in Iran. È motivo di preoccupazione che la pubblicazione di notizie così infondate possa mettere in ombra i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra contro l’oppressa nazione palestinese”.
Una notizia che è da subito apparsa come d’altri tempi e ci auguriamo che la smentita ufficiale sia vera. Quello che è certo è che la realtà mostra ancora troppe luci ed ombre. Il sensazionalismo prevale sulla condivisione, sull’ascolto e sulla verità.
Il rifiuto e lo scarto sono diventati la colonna sonora della nostra quotidianità. Tutti continuiamo a lavorare sulle emergenze, senza progettare e senza costruire un futuro migliore. Non siamo in grado di comprendere la necessità di un cambiamento epocale e ci stiamo abituando a vivere come isole in uno spazio comune.
Gli adulti hanno il compito di educare le nuove generazioni al rispetto del prossimo. Una corretta educazione formerà gli uomini e le donne di domani. I grandi hanno il dovere di far comprendere ai piccoli che l’amore sta alla base di tutto. A parlare d’amore anche Papa Francesco che nel suo discorso durante l’Angelus in Piazza San Pietro, il 15 giugno 2014, ha detto: “L’amore vero è senza limiti, ma sa limitarsi, per andare incontro all’altro, per rispettare la libertà dell’altro”. Noi sappiamo rispettare la libertà dell’altro? Dobbiamo trovare la risposta a questa importante domanda.
Questo è un mondo che non mi piace al di là delle frustate, al di là degli abbracci, delle guerre, delle scommesse, perché non riusciamo a ritrovare i valori sembrano ormai perduti come l’altruismo e la carità.