Resoconto della presentazione alla Via dei Librai di Palermo di Axel Thorkild – Il signore dell’isola di Man romanzo di Roberta Strano

Articolo di Antonino Schiera

Si è svolta il giorno 24 aprile 2022, alle ore 16.00, presso l’Isola Consolo nel piano della Cattedrale di Palermo la presentazione del romanzo Axel Thorkild – Il signore dell’isola di Man della scrittrice siciliana Roberta Strano.

L’incontro con i lettori è stato organizzato dalla Via dei Librai di Palermo che ha portato nel Cassaro Alto di Palermo, dal 22 aprile fino al 25 aprile le case editrici, gli autori dei libri e tanti appassionati o semplici curiosi di letteratura in generale.

Il numeroso pubblico ha potuto assistere al dialogo tra l’autrice e il moderatore, ovvero chi scrive questo articolo. Il tutto con la meravigliosa cornice offerta dal gruppo culturale e rievocativo Croce Normanna di Ruggero II il cui presidente, Diego Leggio, ha fatto nel palco bella mostra di sé nelle vesti proprio di Ruggero II con la consorte alla sua destra l’Enfanta principessa Elvira di Castiglia e Léon Regina consorte di Sicilia.

Riporto per esteso il mio intervento-recensione all’opera di Roberta Strano:

Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto che furo al tempo che passano i Mori d’Africa il mare, e in Francia nocquer tanto seguendo l’ire e i giovenil furori d’Agramante lor re, che si diè vanto di vendicar la morte di Troiano sopra re Carlo imperator romano…

Comincio il mio intervento per presentare il romanzo della scrittrice e poetessa Roberta Strano, riportando l’incipit de L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Non è una scelta casuale in quanto i temi trattati dall’autrice hanno una significativa attinenza: le donne, i cavalieri, le armi, gli amori, le cortesie, le audaci imprese badando, tuttavia, a fare un salto temporale all’indietro di circa quattro secoli. L’ultima fatica letteraria di Roberta Strano è ambientata tra l’undicesimo secolo e il dodicesimo secolo nella Scandinavia medievale, mentre L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto si svolge tra il quattordicesimo secolo e il quindicesimo secolo in Francia.

Come detto tanti sono i temi che caratterizzano la saga in tre volumi di Roberta Strano. Uno di questi elementi, a mio modo di vedere, prevale su tutti gli altri e condiziona le decisioni, i pensieri e le azioni dei protagonisti: l’amore. L’amore e la passione che fanno da carburante per il superamento di tutti gli ostacoli seppur condizionati da altri elementi quali la bramosia di potere, il raggiungimento degli obiettivi, l’odio. Conoscendo Roberta ritengo che la storia sia influenzata dal suo modo di intendere la vita, basata sull’onestà propulsiva dei sentimenti amorosi, sul profondo coinvolgimento emotivo nella coppia innamorata.

Riporto dal romanzo un elemento che l’autrice ha inserito come piccolo prologo: “E nell’oscurità, così com’era comparsa, l’eterea figura scomparve. Allora fui pervaso da una forza misteriosa e mi domandai: “E’ amore o è il male dell’anima?”

Nell’ultimo rigo c’è una dicotomia, una netta contrapposizione concettuale, che ritroviamo nel turbinio degli eventi contenuti nel libro. Un lavoro certosino e attento che caratterizza l’intera saga.

La vicenda si dipana lungo un periodo storico nel quale non mancavano le battaglie, le ingiustizie, la diversità di condizione e di casta all’ennesima potenza. La caducità della vita rappresentata dai continui cambiamenti delle condizioni di vita del protagonista determinata dal susseguirsi degli eventi, talvolta con il rischio di morire. Roberta Strano con grande abilità e bravura riesce ad imbastire una storia complessa, senza mai perdere il bandolo della logica relazione tra i personaggi che nel romanzo, come tutti noi del resto, sono il frutto delle vicende del passato, impegnando, pertanto, il lettore in una attenta e piacevole lettura. Al centro del romanzo c’è il protagonista principale che, volendo ancora fare un riferimento con i classici del passato, mi ricorda Narciso nel romanzo Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse. Axel, come Narciso, la cui vita sembrava destinata al chiostro, ma che si dispiega in maniera totalmente diversa, anche per via delle sue origini che potrete scoprire leggendo il romanzo. Origini, con riferimento ai suoi genitori, che rappresentano la stura del lungo racconto e il focus preponderante che il lettore deve tenere a mente, per dare un senso al ruolo che ciascun personaggio interpreta grazie alla fervida penna dell’autrice. Un’altra similitudine tra i due personaggi riguarda l’abilità dei due autori nel descrivere il paesaggio e le atmosfere nei quali essi si muovono. Si perché anche nel romanzo della Strano il protagonista viaggia molto, addirittura Axel giunge anche nella nostra Sicilia.

In generale la lettura di un libro porta i lettori a conoscere, a indagare, a esplorare, a documentarsi. Un aspetto che apprezzo molto del lavoro di Roberta Strano è la sua attenta ricerca storiografica, con alcune note inserite nel testo che permettono al lettore di uscire dalla lettura con una maggiore conoscenza del periodo storico in cui si svolge il romanzo.

Axel Thorkild – Il signore dell’isola di Man è arricchito dalla prefazione del poeta Domenico Turco una serie di interessanti e belle illustrazioni di Iole Notarstefano.

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