Fare una recensione vera e propria di Ricky e Barabba non ci porterebbe molto lontano, nessun recensore serio lo consiglia, i voti della critica sono tutti molto bassi, persino il Davinotti lo considera un film infarcito di luoghi comuni e di battute volgari. Nonostante tutto, siamo in presenza di uno dei migliori lavori di Christian De Sica regista, neppure disprezzabile come attore, in una mise costruita da barbone, per un’accoppiata comica con Renato Pozzetto, insolita e divertente. Canovaccio base l’amicizia fuori dal comune tra un ricco imprenditore (Ricky – Pozzetto) tradito dalla moglie (Elena – Reggiani) e un clochard (De Sica – Barabba), con un sodalizio che porta prima verso la disfatta economica, quindi alla rivalsa nei confronti del rivale Bonetti (Corazzari), amante della moglie. La storia è tutta qui, ma alcuni siparietti comici sono così originali da restare nella storia delle farse di serie B, primo tra tutti l’intermezzo con quiz per malati in ospedale, quando si discetta sul nome di un albergo – un misterioso oggetto misterioso (il relais) – e ognuno vuol dire la sua, mentre Pozzetto interroga. Altra perla il ballo mascherato tra ricchi con Barabba al naturale che vince il premio come miglior travestimento, quindi l’eccessivo e farsesco incontro d’amore con la Koscina a bordo del panfilo del marito. Non solo, alcuni protagonisti di questa commedia hanno fatto la storia del cinema italiano, da Sylva Koscina (moglie fedifraga del Bonetti invaghita di Barabba) a Marisa Merlini (madre di Barabba), passando per il felliniano Franco Fabrizi (suocero di Ricky), al suo ultimo film. E i due protagonisti principali sono in gran forma, al punto che la strana coppia De Sica – Pozzetto fa faville nei dialoghi più improbabili e delizia il pubblico con epiteti ed espressioni colorite che sono il sale di una farsa di grana grossa. Si narra che i ruoli nel soggetto iniziale avrebbero dovuto essere invertiti, poi De Sica decise di prendere per sé il personaggio del barbone. Soggetto ai minimi termini e sceneggiatura raffazzonata, ma si ride, forse per merito degli attori, forse perché i tempi comici sono adeguati e tra gli sceneggiatori ancora ci sono Benvenuti e De Bernardi. Girato quasi tutto a Roma e dintorni, fotografato a dovere dal grande Sergio Salvati e montato con senso del ritmo da Raimondo Crociani. Colonna sonora di Manuel De Sica. Festeggiamo trent’anni dal giorno in cui è uscito questo film e pare passato un secolo, perché, pur modesto, è un prodotto comico che – al contrario di tanta commedia contemporanea – conserva tutta la sua anima e una concreta ragion d’essere. Da rivedere senza pregiudizi.
Titolo Originale: Ricky & Barabba. Paese di Produzione: Italia, 1992. Durata: 85’. Regia: Christian De Sica. Genere: Commedia. Soggetto: Paolo Costella, Christian De Sica, Filippo Ascione. Sceneggiatura: Alessandro Bencivenni, Leonardo Benvenuti, Paolo Costella, Piero De Bernardi, Christian De Sica, Domenico Saverni. Fotografia: Sergio Salvati. Montaggio: Raimondo Crociani. Musiche: Manuel De Sica. Scenografia: Giuseppe Mariani, Tonino Zera. Produttori: Mario & Vittorio Cecchi Gori. Case di Produzione: Cecchi Gori Group, Penta Film. Interpreti: Renato Pozzetto (Riccardo Ricky Morandi), Christian De Sica (Barabba), Francesca Reggiani (Elena Salvetti Morandi), Franco Fabrizi (ingegner Salvetti), Bruno Corazzari (Sandro Bonetti), Sylva Koscina (Cristina Bonetti),. Marisa Merlini (Marisa, madre di Barabba), Stefania Calandra (Paloma), Giovanni Lombardo Radice (gestore albergo Relais), Nathalie Guetta (cameriera ribelle), Fernando Cerulli (maître), Guido Carniglia (onorevole al ristorante), Franca Scagnetti (paziente dell’ospedale), Valerio Isidori (facchino albergo Relais), Enzo De Toma (barbone ai Navigli), Carlos Alberto Valles (invitato vestito da azteca).