Ricordando la Môme Piaf (19 Dicembre 1915- 10 Ottobre 1963

Articolo di Bartolomeo Di Giovanni

Buon compleanno Edith.

“Non Rien de rien”

Celebre canzone di Edith Piaf, cantante dalla vita difficile, nonostante tutto la si ricorda per il suo carattere solare, piena di amore che ha donato fino all’ultimo giorno.

Figlia di due artisti che si separarono subito dopo la nascita della piccola Edith, fino all’età di due anni abitò con la nonna materna, una circense di origini maghebrine.

Il padre, dopo una visita rilevò la figlia dalla suocera consegnandola alla mamma, tenutaria di bordello, dove la piccola ricevette tanto amore soprattutto dalle donne che svolgevano la antica professione.

Una infezione agli occhi le causò cecità, curata dalla nonna e dopo il pellegrinaggio sulla tomba di Santa Teresa di Lisieux alla quale Edith restò devota per tutta la vita, recuperò la vista.

La sua carriera ebbe inizio per strada, ma un impresario accorgendosi del talento la presento al pubblico di un locale con lo pseudonimo di La Môme Piaf, da lì inizio la ascesa della cantante, nel frattempo, la piccola figlioletta muore di meningite, evento che la segno per sempre, fu il primo dolore della sua vita, seguito dalla morte del grande amore

Il pugile Marcel Cerdan. All’apice della sua carriera, segnata dalla patologia alle ossa, che la costringeva ad abusare di morfina, la cerchia di amici vantava grandi nomi che lanciò nel mondo della musica: Yves Montand, Charles Aznavour, Eddie Constantine, Norbert Glanzberg, Gilbert Bécaud, Félix Marten, Georges Moustaki e Théo Sarapo, con quest’ ultimo, molto più giovane di lei, convolò a nozze.

Il 10 Ottobre 1963, Edith, oramai molto malata, si spense a Grasse. Dopo la sua morte, Thèo , abbandonò la vita d’artista, impiegandosi presso un deposito di carni, con lo stipendio , pagò tutti i debiti della moglie, fece costruire una tomba, dove pose le spoglie della stessa , dei suoceri e della figlia.

Dopo sei anni Sarapò morirà in un incidente. Biografia che inevitabilmente conduce ad una importante riflessione che si esprime con una sola parola “Perché?”

La vita, con la sua stranezza, conferisce la dovuta corona di alloro dopo la vita…

Nonostante questi grandi esempi, si continua ancora a riconoscere dopo che si lascia questo mondo.

Nonostante siano trascorsi sessant’anni, la sua voce emoziona sempre, le sue canzoni restano sempre attuali, di cui alcune trasportano in una dimensione senza tempo velata di malinconia.

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