Palermo sommersa dai rifiuti. La solita emergenza estiva

Articolo di C. Alessandro Mauceri

Come ogni anno, a Palermo, appena arriva l’estate si ripresentano i soliti problemi. Come la siccità la fornitura dell’acqua è già stata razionata più volte e sono state emesse disposizioni sia a livello comunale che regionale. Ma nessuno pensa a risolvere queste “emergenze” sistemando la rete di distribuzione che è ormai ridotta ad un colabrodo. E poi gli incendi. Ancora una volta, si fa un gran parlare prima, durante e dopo la stagione sulle misure preventive o sulle iniziative che sarebbe stato opportuno adottare. Poi l’anno dopo, ci si ritrova in condizioni simili.

Tra le emergenze “estive” più gravi, a Palermo, c’è quella che riguarda la raccolta dei rifiuti. Le condizioni di emergenza riguardano diverse zone della città. Cataste di rifiuti sono ormai una costante che si ripete ad ogni estate. I problemi sono sempre gli stessi. E così pure le giustificazioni: i soliti problemi di bilancio,  la solita mancanza di uomini e mezzi, la solita incomprensione da parte dei cittadini che secondo alcuni dovrebbero tenere la spazzatura maleodorante a casa in attesa che la Rap comunichi quando potrà svuotare una certa zona. La Rap, la società partecipata del Comune, ha cercato di giustificarsi dicendo che sta cercando di recuperare le tonnellate di spazzatura non raccolta.

Ma in alcune zone, la situazione resta grave. Alcune di queste montagne di rifiuti hanno preso fuoco richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco, soprattutto nei quartieri Zen, Michelangelo e Borgo Nuovo.

“A Palermo, sacchetti di spazzatura disseminati da una parte all’altra delle strade, per decine di metri e per l’intera carreggiata. I cittadini sono in rivolta, perché stanchi di fare segnalazioni che rimangono inascoltate. Tra il rischio di razionamento dell’acqua e le strade sporche e piene di rifiuti ad ogni angolo, temo un agosto caldissimo, se l’amministrazione Lagalla non si da una svegliata”, ha dichiarato Vincenzo Figuccia deputato questore della Lega all’Ars. “Tra il rischio di razionamento dell’acqua e le strade sporche e piene di rifiuti ad ogni angolo, temo un agosto caldissimo, se l’amministrazione La Galla non si da una svegliata. I cittadini stanno gettando rifiuti per strada e creando barricate in segno di protesta”.

Il presidente della Rap, Giuseppe Todaro, ha preferito fare del problema una questione politica invece che cercare di trovare una soluzione ad una crisi ormai costante.  “Solitamente non è mio costume farmi trascinare in sterili polemiche o rispondere a chi si alza la mattina pensando di avere titoli per dispensare lezioni al mondo intero. I social in questo senso hanno generato mostri che oggi sono convinti di essere cattedratici solo perché raccolgono qualche consenso o qualche like. Ma per una volta sento il dovere di rompere questo mio personale protocollo e dare direttamente ai cittadini qualche informazione rispetto all’ennesima nota del consigliere Antonino Randazzo”. “Con il sindaco, che ringrazio per la fiducia, abbiamo avviato un percorso di risanamento e trarremo insieme le conclusioni se non porteremo a termine questo progetto”, ha detto Todaro.

Tra le misure adottate dall’amministrazione comunale i doppi turni in alcune zone della città (anche se in realtà il problema riguarda quasi tutto il comune. Secondo Katia Di Cristina, segretaria regionale Uiltrasporti, i doppi turni alla Rap non sono la soluzione al problema. Il sindacato ha sottolineato la necessità di consentire il recupero psicofisico dei lavoratori e di evitare turni massacranti che potrebbero mettere a rischio la loro sicurezza.

Intanto i cumuli di rifiuti sparsi per le strade hanno portato molti turisti ad esprimere giudizi pesanti sulla città. Pareri che non sono certo una bella presentazione per una città che vive, anche e sempre di più, di turismo.

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