Il 28 agosto 2020, per Capitol Records, è uscito Smile, il nuovo album di Katy Perry. Complessivamente un bel disco che diventa ancora più piacevole dalla metà in poi.
Smile è un buon progetto per chi apprezza il pop internazionale, vario e carico di stili, e un’ottima scelta per chi ama le belle produzioni e i missaggi indovinati, in grado di valorizzare l’intera performance dei musicisti.
Ad aprire le danze è Never Really Over, singolo magnetico che, per quanto avulso dal resto dell’opera, introduce l’ascoltatore al mood compositivo di questa, fatto di stesure semplici e immediate ma non per questo banali.
Katy Perry si dimostra un’artista versatile, abile nel passare da influenze funk (in canzoni quali Tucked e la title track della release, Smile) ad altre più vicine alla disco anni ’70-‘80 (per esempio in Champagne Problems), chiudendo infine il cerchio con una spolverata di sonorità urban e trap (nella quieta e sexy Harleys in Hawaii e nella cinematografica Not The End Of The World).
Inoltre, al progetto non mancano le ballate, idonee visto il carattere introspettivo dei testi, come Daisies (dedicata alla neonata figlia avuta con l’attore Orlando Bloom, appunto, Daisy Dove), Only Love e la conclusiva What Makes A Woman, brano di grande femminilità e di forte impatto emotivo.
In ultima analisi, possiamo affermare che Smile sia un autoritratto qualitativamente omogeneo e riuscito di Katy Perry, la quale nelle vesti di pagliaccio (come mostrato in copertina) sa divertirsi e divertire così come far riflettere e commuovere, aprendo un nuovo ventaglio di scelte nella propria produzione artistica.
TRACKLIST:
01. Never Really Over
02. Cry About It Later
03. Teary Eyes
04. Daisies
05. Resilient
06. Not The End Of The World
07. Smile
08. Champagne Problems
09. Tucked
10. Harleys in Hawaii
11. Only Love
12. What Makes A Woman