“… mi fermai, presi coraggio e gli chiesi: “Andrea, dimmi la verità: ma tu credi in Dio? Ci credi sul serio?”.
Mi guardò sorridendo e, forse per la prima volta da quando ci siamo conosciuti, mi accarezzò il viso.
“Cerchiamolo insieme”, rispose.
“Cioè?”, ribattei un po’ confuso.
“Non è importante sventolare la fede come una bandiera ma confrontarsi, seguire le orme del bene fra la neve, migliorare il senso di empatia che abbiamo dentro, tendersi la mano. Così si cerca e si trova Dio: insieme. Questo è l’importante!”, concluse. Gli sorrisi.
Mi sorrise.
E poi ci rimettemmo a camminare, in silenzio, mentre il vento soffiava sempre più forte. – F. T.
Esce per le Edizioni il Punto d’Incontro Su la testa! di Federico Traversa con la prefazione di Don Luigi Ciotti: racconto commosso e appassionato dell’esperienza dello stesso autore che per sette anni ha avuto la fortuna di camminare insieme a don Gallo. “Il Gallo”, come lo chiamavano i suoi ragazzi, amava definirsi un “prete da marciapiede”: aveva scelto come università la strada e come insegnanti prostitute, senzatetto, tossicodipendenti e tutte quelle vite costantemente sull’orlo del baratro. Una mano sul Vangelo, l’altra sulla Costituzione, tra le labbra l’insostituibile sigaro e nella mente gli esempi di Gesù Cristo e Che Guevara a illuminare la via…
Questo e molto altro è stato Don Andrea Gallo (1928-2013), che ha dedicato la sua vita agli emarginati di ogni razza, religione o colore. Ispirandosi alla Teologia della Liberazione, negli anni Settanta fondò la Comunità di San Benedetto al Porto di Genova, un rifugio per tutte le persone in difficoltà: tossicodipendenti, prostitute, uomini e donne in transito da un sesso a un altro. È diventato famoso durante il G8 del 2001, quando si è espresso pubblicamente contro la brutalità della polizia nei confronti dei manifestanti. Spesso criticato dai più conservatori, è presto diventato un esempio del mondo pacifista, ambientalista e non violento.
Il rapporto profondo e speciale di Federico e don Gallo in Su la testa! prende la forma di un road movie letterario, tra le notti passate nel piccolo uffifficio della Comunità di San Benedetto Al Porto di Genova, i tanti pranzi in compagnia, i lunghi viaggi in macchina trascorsi a parlare di tutto, con il microfono sem- pre acceso e la voglia di capire a fare da bussola. Fra una città e l’altra, mentre sotto scorrono i chilometri, i due incontrano personaggi noti (da Manu Chao a Caparezza, da Moni Ovadia a Ce- lentano, da Vittorio Sgarbi a Beppe Grillo ecc.) e altri meno noti ma ugualmente im- portanti, i cosiddetti “ultimi”, in cerca di qualcuno capace di ascoltarli. Il risultato è un viaggio spirituale commovente e autentico, che ci ricorda come gli opposti spesso siano due facce della stessa identica medaglia.
Scrive nella sua prefazione Don Ciotti: “Grazie a Federico di aver condiviso memorie anche intime di don Gallo, di riportarcelo alla memoria nella sua dimensione privata oltre che pubblica. Anche se dalla memoria non se ne è mai andato: vive nel ricordo di un impegno condiviso, vive nei gesti quotidiani di chi quell’im- pegno continua con uguale tenacia, vive nelle tante espressioni di una Chiesa che accoglie, che ascolta, che si mette in gioco per il cambiamento”.
Federico Traversa (Genova, 1975), si occupa da anni di musica e questioni spirituali. Autore di diversi libri legati al mondo della musica, la sua svolta, come scrittore e come uomo, è avvenuta grazie all’incontro con don Andrea Gallo, con cui ha scritto due libri di successo. Saltuariamente collabora con la rivista Classic Rock Italia e dal 2017 conduce, sulle frequenze di Radio Popolare Network (insieme a Episch Porzioni), la fortunata trasmissione “Rock is Dead”, da cui è stato tratto un l’omonimo libro.
È autore di Intervista col Buddha, pubblicato in questa collana.