“The Watcher”, una vittima consapevole che si scontra con l’incredulità di chi la circonda

Articolo di Paolo Quaglia

Giovane coppia arriva a Bucarest per motivi di lavoro. Lui, rumeno da parte di madre, ha accettato una posizione prestigiosa e la mogliettina lo ha seguito. Arrivati nella capitale però le loro vite, si separano. Mentre il marito è occupato la donna bighellona per una città di cui non conosce nulla tantomeno la lingua. Julia rimane spesso in casa da dove, nelle ore notturne, si accorge di essere insistentemente spiata da un inquilino della casa di fronte. I sospetti diventano certezze per la donna e quando una serie di omicidi si abbatte sul quartiere, la paura prende piede. Dal semplice voyerismo si passa al vero e proprio pedinamento cosa che l’americana non riesce a digerire. Il marito, dal canto suo, tenta di minimizzare l’accaduto allontanandosi sempre più dalla compagna. Nemmeno l’intervento della polizia riesce a chiarire una situazione spiacevole.

The Watcher è un film del 2022 diretto da Cloe Okuno. Seguendo le regole del giallo classico, la regista dirige un lavoro attento a dilatare i tempi della suspense attraverso un’approfondita preparazione dell’inquietudine. La protagonista è vittima consapevole che si scontra con l’incredulità di chi la circonda. Girato in stile dignitoso Watcher vive di un soggetto utilizzato ampiamente nel cinema, ma ha il pregio di una profonda attenzione ai dettagli visivi oltre ad alcune rispettabilissime intuizioni narrative. La vicenda gialla è un pretesto per raccontare una deriva umana in terra straniera.

Julie si sente abbandonata a se stessa in un mondo che non le è proprio e in lotta con ostacoli continui. Una visione al femminile del giallo classico dove l’unica cantrice rimane quasi inerme o desiderosa di maggiori attenzioni. Watcher è una chiave di lettura diversa che ha qualche pregio e che, come la vicenda di cui parla, va apprezzato nei dettagli. Non essendo spettatori esteti però la noia arriva e la banalità del mistero si chiude con una svolta facilmente intuibile. Un film che non si farà certo ricordare ma che potrebbe essere la base da cui costruire due carriere, quelle della regista e dell’ottima coppia di attori principali.

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