Docente universitario cinquantenne vive recluso nel suo appartamento mangiando junk food e facendo lezione a distanza. L’uomo , ormai obeso, ha rinunciato alla vita e attende la morte che tarda ad arrivare. Dopo la scoparsa del suo unico amore il prof ha cambiato aspetto diventando una sorta di Balena da divano senza alcuna speranza o futuro. Sentendo la fine, il pasciuto individuo decide di provare a recuperare il rapporto con la figlia adolescente per guadagnare la serenità di un saluto meno doloroso.
The Whale è un film del 2022 diretto da Darren Aronofsky . Dopo il passaggio a Venezia e fresco di nomination agli Oscar arriva nelle sale il lavoro intimista interpretato da Brendan Fraser. Un adattamento da Samuel D Hunter che porta sullo schermo le vicende di un’anima diversamente morta. Rispettando la dimensione teatrale, il film si svolge in un unico ambiente e fa delle emozioni il suo punto di forza. Emozioni che arrivano dai dialoghi e dalla recitazione di Fraser in grado di riportare tutta l’angoscia di un uomo incapace di reagire perché cieco davanti a qualsiasi motivo.
Accompagnato dall’infermiera personale, unica persona vicina, e qualche cameo Charlie attende che il cuore cessi di lavorare per ritrovare l’orgoglio e l’amore perduti. Al culmine della disperazione però il desiderio di ritrovare la sua prole gli impone di spiegare alla ragazzina quella scelta definitiva. Distruggersi vuol dire distruggere i propri figli ,cosa inaccettabile anche per la balena zombie che resta del professore obbligato all’anonimato perenne. The Whale è un film che gioca sulla deriva di un protagonista irrecuperabile e sul desiderio di redenzione che precede l’inevitabile. Aronofsky accompagna lo spettatore in una storia verbosa che vira alla comprensione per pietà e la ottiene, facendo sentire il pubblico in dovere. Un film verità che entra nel girone della disperazione e ne rispetta tutti gli stilemi. Il cinema non è obbligato a sorprendere ma nemmeno a vestire da novità un caso umano. Se tutto è già stato visto qualcosa è stato troppo già visto.