Tutta la pochezza del cinema italiano contemporaneo, soprattutto del cinema brillante, di quella commedia che un tempo è stata fiore all’occhiello della nostra cinematografia. Tramontata l’epoca della commedia all’italiana, visto che non abbiamo mai saputo fare commedia sofisticata, non è nelle nostre corde, abbiamo inaugurato l’epoca della commedia televisiva, stile soap opera, dal sapore di telenovela e dai contenuti irrisori, persino irritanti. Paolo Genovese è tra i registi che meglio rappresentano questa tendenza al niente che caratterizza una stagione infausta del cinema italiano. Autore di opere irrisolte e indefinibili (ma di successo, badate bene!) come La banda dei Babbi Natale, Immaturi, Immaturi – Il viaggio e altri capolavori – in certi casi diretti in collaborazione con Poalo Miniero (Incantesimo napoletano, Nessun messaggio in segreteria, Viaggio in Italia, Questa notte è ancora nostra) – si conferma portatore di una poetica del nulla con questo disturbante Tutta colpa di Freud. Il film avrebbe anche delle pretese, a livello sentimentale e psicanalitico, mettendo in scena attori bravi e preparati, purtroppo chiamati a recitare una sceneggiatura inconsistente. La trama, in rapida sintesi. Francesco (Giallini) è uno psicanalista cinquantenne, separato con tre figlie, molto diverse tra loro. Sara (Foglietta) è una lesbica pentita che vorrebbe imbastire una relazione con un uomo; Marta (Puccini) è una donna romantica che gestisce la libreria del nonno e s’innamora di un sordomuto (Marchioni); Emma (Adriani) ha 18 anni e manda avanti una relazione con Alessandro (Gassmann), architetto cinquantenne sposato con Claudia (Gerini). Non solo, Francesco s’innamora di Claudia e vorrebbe impedire che Alessandro proseguisse la relazione con Emma, ma sarebbe felice di prendere il suo posto nel cuore di Claudia. Non vado avanti con la trama, un vero e proprio susseguirsi di banalità sentimentali, sul filo conduttore di eventi scontati e prevedibili, coronati in una serie di finali stucchevoli e retorici. Film inutile che vede la cosa migliore nella colonna sonora di Maurizio Filardo – pur invadente ed eccessiva nell’economia della storia – e nella canzone Tutta colpa di Freud, scritta e interpretata da Daniele Silvestri. Fotografia giallo ocra di Fabrizio Lucci, ormai la fotografia del cinema italiano, soggetto dove mette le mani anche Leonardo Pieraccioni (purtroppo si nota), montaggio compassato di Consuelo Catucci e riprese scontate, banali, da cinema televisivo. Genovesi non si ferma, perché dopo questo film cominciano i veri successi di pubblico (non di critica, a parte quella inginocchiata) con Sei mai stata sulla Luna? e Perfetti sconosciuti, per non parlare di Supereroi e de Il primo giorno della mia vita (in distribuzione). Che dire? Persino io, che ogni volta resto deluso, ho visto tutte le commedie (?) di Paolo Genovese, quindi non posso che consigliare di farvi la vostra opinione su tecnica e contenuto di questo cinema banale. Tutta colpa di Freud (come le altre commedie) è cinema consolatorio, che mette in scena situazioni improbabili per concludere con una morale di fondo, ma non riesce a scavare nella vita vera, a far commedia dai difetti di un popolo, da quel che siamo diventati. Il problema di fondo è che anche questo tipo di cinema fa parte dei nostri difetti, è connaturato alla nostra essenza contemporanea. Paolo Genovese è regista di telenovelas italiane, che non hanno neppure la scusa (come le colombiane e le messicane) di far parte della nostra cultura. Rivisto in TV, su Cine 34. Le commedie di Genovese si trovano bene, non recano problemi e non fanno pensare.
Paese di Produzione: Italia, 2014. Lingua Originale: Italiano. Durata: 120’ (cinema); 152’ (TV). Genere: Commedia. Regia: Paolo Genovese. Soggetto: Paolo Genovese, Leonardo Pieraccioni, Paola Mammini. Sceneggiatura: Paolo Genovese. Fotografia: Fabrizio Lucci. Montaggio: Consuelo Catucci. Scenografia: Chiara Balducci. Costumi: Grazia Materia. Musiche: Maurizio Filardo. Produttore: Marco Belardi. Case di Produzione: Medusa Film, Lotus Production, Mediaset Premium. Distribuzione (Italia): Medusa Film. Interpreti: Marco Giallini (Francesco), Anna Foglietta (Sara), Vittoria Puccini (Marta), Laura Adriani (Emma), Alessandro Gassmann (Alessandro), Vinicio Marchioni (Fabio), Daniele Liotti (Luca), Claudia Gerini (Claudia), Paolo Calabresi (Enrico), Gianmarco Tognazzi (Andrea), Giulia Bevilacqua (Barbara), Edoardo Leo (Roberto), Dario Bandiera (Ivano), Maurizio Mattioli (portiere dello studio di Francesco), Francesco Apolloni (barista), Alessia Barella (Laura), Antonio Manzini (Marco Patassini), Michela Andreozzi (professoressa Macro),Lucia Ocone (Adele), Dodi Conti (cliente).