Trentottenne solitaria comincia una relazione controvoglia con un pari grado maschile conosciuto a una festa. Dopo una rapidissima fase di corteggiamento i due si sposano per noia e disincanto. Lui è un cacciatore di gonnelle e lei , forse innamorata, cerca di tenere insieme l’unione. La nascita di un figlio rompe la monotonia della coppia regalando nuova speranza al cinismo di entrambi. Tra scappatelle e domande sul senso della vita la famiglia cresce e rimane unita per assenza di alternative. Quando il bambino si ammala di leucemia per marito e moglie comincia un calvario che li porterà alla separazione. Dopo la morte del figlio e tanti mesi passati lontani si ritroveranno perché consci di essere la soluzione migliore l’uno per l’altra.
Un marito per Tillie è un film del 1972 diretto da Martin Ritt. Commedia dai risvolti drammatici è un lavoro che ritrae due personaggi ben ancorati alla realtà . I protagonisti conoscono la vita e non hanno altre aspettative che quella di trovare buona conversazione e affinità. Sceneggiato in maniera semplice e ricco d’intuizioni, il film diverte e commuove giocando soprattutto sull’umanità e il disincanto di tutti . Intrepretato da Walter Matthau e Carol Burnett Un marito per Tillle può contare su una serie di comprimari azzeccati che appaiono lievemente per farsi ricordare.
La Burnett duetta con Matthau nel ruolo di una donna cinica per esigenza ma dal cuore romantico. Matthau, il marito, si discosta dal suo personaggio classico. Il protagonista è un uomo in grado di piangere ed esprimere cinismo allo stesso tempo ma difficilissimo da leggere nelle emozioni. Ritt è perfetto nella sua regia attenta ma distante riuscendo a trasformare le mancanze dei personaggi in peculiarità. Un film duro, a tratti rasenta il dramma per poi uscirne immediatamente. La scena dove la Burnett impreca è una prova di umanità della protagonista.
Tillie è una donna sola e preoccupata che distrugge ogni cosa con l’ironia ma dotata di gran sentimenti sopiti dal proprio trascorso. Cinema in cui identificarsi, carico di quell’attendibilità che spesso la commedia non possiede. Sullo schermo va una storia di vita senza lietissimi finali ma con la speranza ben presente. Valore aggiunto al risultato è sicuramente la coppia protagonista capace di un’interpretazione sopita e credibile per un film che rasserena gli animi.