Un ricordo di Stefano Di Marino, in un tentativo di poesia

Articolo di Gordiano Lupi

Segretissima scomparsa

Povero Stefano, che in un giorno
d’agosto, a Milano, hai deciso
di uccidere i tuoi personaggi
volando nel cielo soffuso
di nubi meneghine.

Povero sogno di scrittore,
che gettava in centinaia di pagine
il suo stanco diritto alla vita,
ormai perduto, caduto
sul duro selciato cittadino.

Povero inventore disperato,
che nascondeva il suo dolore
in avventure di spionaggio,
cinema di genere, gioco mortale
d’un colpo di karate.

Restano le storie, in fondo
al pozzo dei desideri, materia
iperbolica di sogni,
trame fantastiche
abbandonate a un triste oblio.

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