Tremate popolo televisivo dell’estate italiana! La RAI ha acquistato un pacchetto completo dalla televisione tedesca contenente un bel gruppo di produzioni per il piccolo schermo tutte caratterizzate dall’ambientazione estiva e ha deciso di farcele vedere a cadenza settimanale. Sono già pronto a cambiare canale dopo aver visto Un’estate all’Isola d’Elba, che ho portato in fondo solo perché incuriosito dalla location di sogno, un’isola che porto nel cuore perché da quella terra proviene parte della mia famiglia, sprecata per narrare una squallida telenovela familiare in salsa teutonica. Prometto che d’ora in poi sarò più comprensivo nei confronti degli scadenti prodotti italiani, perché i tedeschi quando si mettono in testa di fare le cose male ci riescono molto meglio di noi. La trama racconta le vicissitudini di Maja, una farmacista che trascorre le vacanze all’Elba insieme all’ex marito Thorsten e ai due figli (Anton ed Erik), ma quando si trova sul posto decide di vivere un’avventura come avvistatrice di uccelli. Maja incontra il bel Lorenzo, che gestisce con la figlia (futura giornalista sulle orme del padre) un ostello in mezzo ai monti elbani; l’uomo ha un grave problema di salute ma sembra lo stesso capace di dare a Maja l’affetto che sta cercando. Il ciclo Un’estate a… parte molto male, ammiccando al pubblico italiano e reclamizzando l’Elba (ne aveva bisogno?) a più non posso, confezionando una storia prevedibile fin dalle prime sequenze. La responsabilità maggiore va cercata in una fiacca sceneggiatura di Birgit Maiwald (infarcita di dialoghi che gridano vendetta), ma un montaggio compassato e una fotografia da cartolina non sono da meno, per non parlare della recitazione impostata e televisiva di un cast composto da attori poco credibili e non molto dotati. La regista spreca una stupenda location naturale elbana, perché ogni panoramica girata sembra una cartolina senz’anima, incapace di far appassionare a un’insulsa commedia sentimentale dagli esiti scontati. Ne abbiamo parlato sin troppo. Il telefim è ancora disponibile su RaiPlay, ma se fossi in voi guarderei altro.
Regia: Jophi Ries.Soggetto e Sceneggiatura: Birgit Maiwald. Fotografia: Simon Farmakas, Vladimir Subotic. Montaggio: Marco Pav D’Auria, Günter Heizel. Musiuche: Dieter Schleip. Produzione: Ariane Krampe Filmproduktion, Viola Film. Interpreti: Regula Grauwiller, Robert Schupp, Janek Rieke, Emelie Kundrun, Levis Kachel, Henry Horn, Antonio Di Mauro, Michele Olivieri, Hendrik Heutmann. Durata: 89’. Distribuzione: ZDF. Genere: TV Movie, Sentimentale. Paese di Produzione: Germania, 2021.