Stamane la città di Vizzini, cittadina in provincia di Catania, si è svegliata con un’amara sorpresa: la statua, in bronzo e pietra bianca, dell’Illustre scrittore Giovanni Verga è stata imbrattata da vandali.
Lo sconcertante spettacolo che i passanti, e i turisti, si sono ritrovati davanti agli occhi sconvolge e offende la memoria del più illustre figlio al quale la città di Vizzini abbia dato i natali ed evidenzia impietosamente, se ancora ve ne fosse bisogno, il degrado civile, sociale e culturale in cui versa il nostro paese.
Cosa volessero dimostrare questi incivili non è dato saperlo, soprattutto a pochi giorni dall’anniversario della nascita dell’autore della Cavalleria Rusticana, del Mastro Don Gesualdo e delle tantissime opere note al grande pubblico.
Non c’è nessuna educazione civica, non si comprende l’importanza del patrimonio culturale che possediamo, perché non si educano le nuove generazioni alla comprensione del valore della cultura. La conoscenza e la memoria, ormai sono state dimenticate tanto da esserne anche offese e vituperate. Per dirla con Pasolini: “Noi siamo un paese senza memoria” questo equivale a dire senza storia. La tendenza è quella di rimuove il passato, conservando solo frammenti di ricordi quei ricordi che potrebbero servirci solo per comodità, contorsioni e conversioni. Bisogna uscire da questa assurda circolarità gattopardesca in cui “tutto cambia per restare com’è” oserei dire nel totale silenzio, accettando tutto passivamente.
Vizzini dovrebbe essere il fiore all’occhiello del Calatino, e dell’intera provincia di Catania, per l’importante patrimonio storico, artistico e culturale che possiede. Serve valorizzare il nostro territorio, servono controlli serrati, serve non lasciare tutto in balia degli eventi. I cittadini per primi devono ergersi a paladini della cultura, difendendo ciò che viene minacciato dall’inciviltà e dalle ingiustizie.
L’augurio che faccio alla mia città è che si trovino i responsabili, affinché paghino le spese per ripristinare la statua e vengano denunciati per aver deturpato un’opera che fa parte del nostro patrimonio artistico. Chiunque si sia accorto di questo atto vandalico deve denunciare, alle autorità competenti, i nomi dei responsabili.
Deplorevole è l’omertà di chi sa e tace così come di chi nasconde la testa sotto la sabbia e non denuncia. Oggi da vizzinese, da studiosa del Verga, mi vergogno profondamente e provo un enorme dolore.