X (titolo originale, che in Italia gode del sottotitolo A Sexy Horror Story) è un buon film dell’orrore che dice un sacco di cose già dette ma le dice bene, con la dovuta suspense e con il gusto per le citazioni d’epoca, oltre ad ambientare l’azione nel 1979, creando un film nel film con formato e fotografia tipici del primo cinema porno. Ti West racconta lo sfiorire della bellezza e il passare del tempo, la ninfomania, la follia omicida in una mente disturbata che non si sente più desiderata, il tutto paragonato alla bellezza giovanile, alla sfrontatezza dei giovani corpi. Uno psycho-biddy, incentrato su due anziani ritratti in maniera grottesca, con una bravissima attrice (Mia Goth, già vista in Nymphomaniac di Von Trier e in Suspiria di Guadagnino) che interpreta sia il ruolo della ragazza piena di vita che della vecchia assassina, dopo essersi sottoposta a ore di trucco per rendere credibile il mascherone. Molte le citazioni, implicite o esplicite, sia di taglio horror che sexy, da Psycho a Non aprite quella porta, passando per Hardcore, Shining, Alligator, Boogie Nights – L’altra Hollywood, Blue Movie e Giochi maliziosi. A un certo punto pared’essere finiti in uno slasher anni Ottanta, a tratti persino in un gore di Lucio Fulci o in uno splatter di Joe D’Amato. Il regista, un vero esperto di horror (Cabin fever, The House of the Devil), gira con mano ferma scene disturbanti, costruite su inquietanti soggettive e ispirati piani sequenza; la sua storia è ricca di suspense, sceneggiata benissimo, montata a regola d’arte, fotografata in notturni cupi e inquietanti. Si rivedono dopo tempo immemore lo spleet-screen e la dissolvenza a tendina (apprezzate nel recente Diabolik dei Manetti, anni prima in alcuni film di Ferdinando di Leo), usati per conferire un tono ancor più anni Settanta – Ottanta alla pellicola. Le parti porno sono recitate e fotografate come nei film del periodo storico, montate con identico formato, realistiche e credibili. Ti West, proprio come il nostro Aristide Massaccesi, fa tutto da solo: scrive, dirige, produce, partecipa al montaggio (mezza regia, diceva Fellini), lasciando ai collaboratori una colonna sonora d’epoca e una fotografia cupa. Non dico niente sulla trama, perché il film si sviluppa a colpi di suspense, girato tra Nuova Zelanda e Stati Uniti, narrando la storia di una piccola troupe di cinema porno, guidata da un produttore privo di scrupoli e da un regista che si crede Godard, che cerca il luogo ideale per girare un film. La scelta di una fattoria situata nelle acquitrinose campagne di Houston non sarà felice. Un trionfo di sangue e di sequenze estreme come da non tempo non vedevamo. Consigliato agli appassionati di horror estremo, non adatto ai deboli di stomaco. Ma è un gran film!
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Ti West. Fotografia: Eliot Rockett. Montaggio: David Kashevaroff, Ti West. Musiche: Tyler Bates, Chelsea Wolfe. Produttore: Ti West, Jacob Jaffke, Kevin Turen, Harrison Kreiss. Case di Produzione: Little Lamb, Mad Solar Productions. Distribuzione (Italia): A24. Lingua Originale: Inglese. Paese di Produzione: Usa, 2022. Durata: 106’. Genere: Horror. Titolo Originale: X. Interpreti: Mia Goth (Maxine / Pearl), Jenna Ortega (Lorraine), Brittany Snow (Bobby-Lynne), Scott Mescudi (Jackson), Martin Henderson (Wayne), Owen Campbell (RJ), Stephen Ure (Howard), James Gaylyn (Sceriffo Dentler).